Alla scoperta di Ferrara

Castello Estense
A Ferrara,  nel 1385, una pericolosa rivolta convinse Niccolò II d’Este della necessità di erigere una poderosa difesa per sé e la sua famiglia: sorse così il Castello di San Michele, fortezza eretta contro il popolo. A quel periodo lontano risalgono la massiccia imponenza, il fossato, i ponti levatoi, le torri. Un passaggio coperto, ancora esistente, univa l’edificio militare al palazzo dei marchesi, oggi Palazzo Municipale. Passarono i secoli e i pericoli di sommosse cessarono. Allora il castello divenne la magnifica residenza della corte e fu arricchito dalle altane sopra le torri, dai balconi di marmo, dal cortile di linee cinquecentesche, allora completamente affrescato, e dai fastosi appartamenti. Le imponenti torri, poste ai quattro angoli del Castello svettano ancora oggi sulla città, simbolo indelebile della grandezza e magnificenza della Famiglia D’Este. Ad nord-ovest la Torre di Santa Caterina, a nord-est la splendida Torre dei Leoni, punto panoramico da cui ammirare la città, a sud-est la Torre Marchesana e a sud-ovest la Torre di San Paolo.

 

Palazzo dei Diamanti

Il Palazzo dei Diamanti è uno dei monumenti più celebri di Ferrara e del Rinascimento italiano, situato in Corso Ercole I d’Este 21, nel Quadrivio degli angeli, proprio al centro dell’Addizione Erculea .Il palazzo fu progettato da Biagio Rossetti per conto di Sigismondo d’Este, fratello del duca Ercole I d’Este, nel 1492. La costruzione vera e propria avvenne tra il 1493 e il 1503. Dimora degli Este e, dal1641, dei marchesi Villa, nel 1832 il palazzo fu acquistato dal Comune al fine di ospitarvi la Pinacoteca e l’Ateneo Civico. La sua caratteristica principale è il bugnato esterno a forma di punte di diamante, che danno il nome al palazzo. I circa 8.500 blocchi di marmo bianco venato di rosa creano pregevoli effetti prospettici grazie al diverso orientamento delle punte, orientate diversamente a seconda della collocazione in modo da catturare al meglio la luce (ora verso terra, ora centralmente e verso l’alto nel risalire dalla parte inferiore del monumento). Celebri anche le candelabre e le decorazioni fitomorfe d’angolo. All’interno presenta un tipico cortile rinascimentale con chiostro e un pozzo di marmo; quest’ultima è caratteristica peculiare dei giardini ferraresi.

 

La Cattedrale

La Cattedrale di Ferrara, costruita a partire dal XII sec., porta i segni di tutte le epoche storiche attraversate dalla città. La grandiosa facciata, dalla particolarissima struttura a tre cuspidi, fu iniziata in uno stile romanicoancora prevalente nella parte inferiore. Da notare il S. Giorgio e le scene del Nuovo Testamento sopra la porta centrale, opera dello scultore Nicholaus. La parte superiore, di qualche decennio più tarda, è in stile gotico e presenta un magnifico Giudizio Universalescolpito da ignoto, sopra la loggia centrale. Sulla Piazza Trento Trieste si erge l’imponente campanile rinascimentale in marmo bianco e rosa, opera incompiuta attribuita a Leon Battista Alberti. L’abside in laterizio, il cui disegno è appena movimentato dagli archi in cotto e dai capitelli marmorei, è opera di Biagio Rossetti. Sul fianco sinistro della cattedrale, affacciata sulla piazza, si trova la colorata Loggia dei Mercanti, occupata da negozi e botteghe fin dall’epoca medievale.

 

Le Mura 

Le antiche mura di Ferrara circondano il centro storicoper nove chilometri pressoché ininterrotti, costituendo uno dei sistemi difensivi più imponenti del Medioevo e del Rinascimento. Vi si riconoscono tutte le tecniche difensive del ‘400 e del ‘500: porte storichebaluardi,torrioni, fuciliere e cannoniere. Le mura a nord, elevate tra il 1493 e il 1505 nell’ambito dell’Addizione Erculea, sono contraddistinte da bassi torrioni a pianta semicircolare, dal lungo “cammino di ronda” delle sentinelle, dagli ampi terrapieni alberati e dalla Porta degli Angeli, in fondo al corso Ercole I d’Este. Le mura rinascimentali sono infatti un miracoloso connubio di bellezza monumentale e funzionalità bellica e non si può mancare di percepire forti emozioni nel camminare sulla sommità dei terrapieni o al di sotto di essi, ai piedi delle pareti vertiginose.
Il tratto di mura ad oriente fu concepito da Alfonso I d’Este all’inizio del ‘500, mentre quelle meridionali si caratterizzano per quattro imponenti baluardi ad “asso di picche”, costruiti per volere di Alfonso II fra il 1575 e il 1585. All’ingresso meridionale delle mura è collocata la Porta Paola, costruita dopo la Devoluzione di Ferraraallo Stato pontificio; ad ovest si incontrano due bastioni che facevano parte di una grandiosa Fortezza pentagonale, demolita a partire dall’epoca napoleonica.
Oggi le mura costituiscono un luogo d’incontro, un tranquillo giardino con comodi percorsi attrezzati e ciclabili che consentono di passeggiare tra il rosso delle pietre e il verde delle essenze locali.

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